mercoledì 29 dicembre 2010

Link - 29 Dicembre

  • Editoriale di Gramellini sul 2010 italiano e sulle speranze per il futuro;
  • Su Radio Padania, invettiva delirante contro le manifestazioni studentesche, un momento di grande cultura padana;
  • Da Civati, statistiche sugli italiani residenti all'estero, più di quattro milioni;
  • Il Post Sotto l'Albero di Leonardo;
  • Al posto delle foto di Big Picture, le foto del Post: l'Italia vista dalla stazione spaziale ISS e le foto dei morti famosi del 2010;
  • Video breve e divertente sulla grande nevicata di questi giorni nella costa est degli Stati Uniti, in particolare sulla neve caduta in venti ore in un giardino.

lunedì 27 dicembre 2010

Feltri e Belpietro all'esordio insieme su Libero



Ecco l'editoriale di Belpietro di stamattina, un buon anticipo di quello che sarà il 2011 per Fini, Berlusconi e i suoi giornali e per la nostra povera Italia.
Girano strane voci a proposito di Fini. Non so se abbiano fondamento, se si tratti di invenzioni oppure, peggio, di trappole per trarci in inganno. Se mi limito a riferirle è perché alcune persone di cui ho accertato identità e professione si sono rivolte a me assicurandomi la veridicità di quanto raccontato e, in alcuni casi, dicendosi addirittura pronte a testimoniare di fronte alle autorità competenti. Toccherà quindi ad altri accertare i fatti. La prima storia è ambientata in Puglia, anzi, per la precisione ad Andria, un grosso comune da poco diventato capoluogo della neonata provincia di Bat, Barletta, Andria e Trani. Qui qualcuno avrebbe progettato un brutto scherzo contro il presidente della Camera.
Non so se sia giusto parlare di attentato, sta di fatto che c'è chi vorrebbe colpirlo in una delle sue prossime visite e per questo si sarebbe rivolto a un manovale della criminalità locale, promettendogli 200 mila euro. Secondo la persona che mi ha fatto la soffiata, nel prezzo sarebbe compreso il silenzio sui mandanti, ma anche l'impegno di attribuire l'organizzazione dell'agguato ad ambienti vicini a Berlusconi, così da far ricadere la colpa sul presidente del Consiglio. Per quel che ne ho capito, l'operazione punterebbe al ferimento di Fini e dovrebbe scattare in primavera, in prossimità delle elezioni, così da condizionarne l'esito. Vero, falso?
Non lo so. Chi mi ha spifferato il piano non pareva matto. Anzi, apparentemente sembrava un tizio con tutti i venerdì a posto: buona famiglia, discreta situazione economica, sufficiente proprietà di linguaggio. In cambio dell'informazione non mi ha chiesto nulla, se non di liberarsi la coscienza e poi tornare da dov'era venuto. Perché si è rivolto a me e non è andato dai carabinieri? Gliel'ho chiesto e mi ha risposto che era in imbarazzo a giustificare come fosse venuto in possesso della notizia e temeva che la spiegazione potesse arrivare alle orecchie dei suoi familiari.
Per cui ha voluto vuotare il sacco con me, facendosi assicurare che non avrei svelato il suo nome, ma mi sarei limitato a riferire le sue parole. È quel che faccio, pronto ad aggiungere qualche altro particolare, se qualcuno me lo chiederà. La seconda storia invece è ambientata a Modena. Qui lo scorso anno, un tizio uguale in tutto e per tutto a Gianfranco Fini si sarebbe presentato a una signora che esercita il mestiere più vecchio del mondo. Il suo nome, il numero di telefono al quale contattarla e le sue fotografie compaiono su un sito in cui decine di professioniste di tutta Italia offrono i loro servigi. La signora, che giura di essere nipote di un vecchio camerata, in cambio delle prestazioni avrebbe ricevuto mille euro in contanti.
Tutto ciò lo ha raccontato a me, condendo la storia con una serie di altri particolari piccanti e acconsentendo alla videoregistrazione della sua testimonianza. Mitomane? Ricattatrice? Altro? Boh! Perché mi sono deciso a scrivere delle due vicende? Perché se sono vere c'è di che preoccuparsi: non solo qualcuno minaccerebbe l'incolumità del presidente della Camera al fine di alimentare un clima di tensione nel Paese, ma la terza carica dello Stato dopo aver fatto il moralista con Berlusconi ora sarebbe inciampato in una vicenda a sfondo erotico peggiore di quelle rimproverate al Cavaliere.
Che una escort giri le redazioni distribuendo aneddoti a luci rosse sull'ex camicia nera non è bello. Se invece è tutto falso, attentato e puttana, c'è da domandarsi perché le due storie spuntino in prossimità dello scontro finale tra Fini e il capo del governo. C'è qualcuno che ha interesse a intorbidire le acque, diffamando il presidente della Camera? Oppure si tratta di polpette avvelenate che hanno come obiettivo quello di intaccare la credibilità di Libero? La risposta non ce l'ho. Quel che sapevo ve l'ho raccontato e, se richiesto, lo riferirò al magistrato, poi chi avrà titolo giudicherà.

domenica 26 dicembre 2010

Buon Santo Stefano

Lo so che non c'entra un tubo, ma pubblico il link ad una galleria di foto su Repubblica.it:
alcune mi hanno fatto molto ridere!
Buone feste!

sabato 25 dicembre 2010

Buon Natale dal Quinto Postulato

Ho trovato questo video ieri sera e mi piaceva condividerlo con voi, un buon Natale country dal Quinto Postulato!

Aurora

Cari amici,
un post sulla speranza ed il rinnovamento (e non certo perchè è Natale e siamo tutti più buoni).

Amici destatevi! Prima prenderete consapevolezza del potere del rinnovamento e delle nostre infinite possibilità, quanto prima sarete felici. Una parentesi personale... Per molto, troppo, tempo ho pensato che la serenità risiedesse nella stabilità. Mi sbagliavo... O meglio... Sbagliavo data l'età che ho. La stabilità è per coloro che hanno già vissuto. L'unico modo che abbiamo per capire quanto siamo straordinari è metterci alla prova, ripensarci, rinnovarci. Una verità scontata, mi direte... Ma quanti di noi la mettono in pratica? Io ancora non so cosa farò, ma certamente non darò più nulla per scontato o, peggio, dovuto. Il vivere comune e civile in modo automatico ci fa tendere verso le certezze, siano esse sentimentali, economiche o professionali. Chi ha detto che DEVE funzionare così? "Potere ciò che voglio e volere ciò che posso" disse una volta un saggio. Sviscerate per bene l'affermazione e capirete ciò che intendo.

Posso fare ed essere tutto, una volta che so chi sono.

Parliamo ad un livello meno intimista. Speranze per il nostro paese ce ne sono? Domande del genere non hanno risposte sul breve periodo. Ma sì, amici, sì. Ce ne sono. Non parlo tanto di radicali mutamenti in positivo, nè del fatto che uomini come Gasparri possano mostrare un minimo di intelligenza, nè di un candido Eden senza più problemi nè contrasti. Parlo della POSSIBILITA' che le cose migliorino. Finchè questa vivrà, e vivrà finchè ci saranno uomini come noi, ci sono speranze. Per poche che siano a me bastano per proseguire. Non posso vivere a 25 anni pensando che andrà tutto in rovina. La stanchezza c'è. Ma non posso nè voglio cedervi.

Presto forse vi dirò in che cosa consista il motore di queste riflessioni (no... non è la vicenda del mio dottorato... parlo di qualcosa di più letterario e meno individuale), tanto banali quanto per troppo tempo banalizzate. La gente, me per primo, vive nel timore di dire o scrivere cose già dette o ritenute scontate. Ma perchè? Le Verità a cui siamo pervenuti come esseri umani in tremila anni perdono il loro valore con il tempo? Ciò su cui dobbiamo concentrarci è l'INTERPRETAZIONE delle stesse, la rilettura, l'attualizzazione. Abbiamo già tutti gli strumenti che ci servono.

Temo di stare diventando troppo astratto, ma riscoprirsi idealisti (come fosse un peccato mortale o un capriccio per perditempo ignari della realtà) non è sempre un male.

Spero di avervi trasmesso anche solo un centesimo della positività di questo istante, prima che possa morire dispersa dal vento. Tra poco esco per una girandola di bicchieri, di spontaneità tra amici e di vivere spensierato.

Il vostro corrispondente dall'Emilia

giovedì 23 dicembre 2010

Link – 23 Dicembre

Dopo un po’ di pausa pre natalizia, ecco un bel po’ di link da “cliccare” tra un pandoro e un cotechino! Questo è anche un elogio/ringraziamento ai miei blog/rubriche preferiti/e, il consiglio è di metterli tra i vostri preferiti!

lunedì 20 dicembre 2010

La fiamma di una candela

Cari amici,
questa stanchezza di fondo per il declino,
questa difficoltà a capirsi, a ritrovarsi, a perdonarsi,
questa incapacità di accettare le decisioni della fortuna ingiusta,
questa voglia di migrare, o invece no, di tornare a casa,
queste notti insonni passate a parlare, a bere, a fumare e dopo a pensare.

Su tutte queste cose...

Un soffio...

Buonanotte.

martedì 14 dicembre 2010

E ora?

Ore 13:42, anche alla Camera dei Deputati la sfiducia viene respinta con 314 no contro 311 si.

La svolta non c'e` stata, il governo va avanti, probabilmente verso una crisi che aprira` la Lega ma chi puo` dirlo oramai.

Aspetto una decisione forte da Fini, un atto che gli ridia la credibilita` che si era guadagnato negli ultimi anni di contestazione a B e che dal 29 luglio scorso e` andato perdendo giorno dopo giorno.

Aspetto anche una contromossa da Bersani e da Vendola, che si inventino qualcosa di furbo. Aspetto fiducioso.

Complimenti all'analisi di Ballets, doppi complimenti per l'intervento di Bolo che aggiunge la giusta atmosfera ad un'analisi puntuale.
Monte, dicci cosa dobbiamo fare, come dobbiamo interpretare il tuo post.

Armiamoci e partiamo

il mio paese ha bisogno di una svolta.
il mio paese ha bisogno di condanne definitive.
il mio paese ha bisogno di atti forti.
il mio paese ha bisogno di nuove leggi.
il mio paese ha bisogno di giustizia.
il mio paese ha bisogno di uguaglianza.
Se tutto questo non avverrà non si potrà essere morbidi, non si potrà essere possibilisti
non si potrà essere fiduciosi.
Il senso di ingiustizia sarà forte, l'indignazione sarà insostenibile...
Non possiamo più rimanere fermi nelle nostre posizioni, non si può più far finta di niente!!!

Notte Prima degli Esami



Piccole riflessioni in ordine sparso prima della fiducia.

Il Parlamento è stato chiuso una settimana aspettando la fiducia. Un parlamentare in una settimana guadagna (circa) tremila euro.

I Parlamentari in questi giorni hanno perso quel minimo di credibilità che ancora avevano.

Si parla di compravendita di parlamentari come se si parlasse di noccioline, ci si chiede se sia reato o no quando prima bisognerebbe chiedersi come si è arrivati a questo punto.

Gli energumeni venuti fuori in questi giorni, quelli che decideranno la fiducia o la non fiducia, son tutti figli della pessima legge elettorale che non è ancora stata cambiata, NEANCHE dal centro-sinistra.

Di Pietro non avrà più i miei voti per un bel po', dopo che giustifica (negli ultimi minuti del video) in maniera imbarazzante la migrazione di diversi suoi parlamentari verso Berlusconi, dando la colpa alla legge elettorale e citando il papa. Capisco che non è facile creare un partito da zero e controllare di persona tutti i candidati, ma certi personaggi che stanno uscendo in questi giorni sono davvero imbarazzanti.

Il PD non esiste, ma non è una novità. La manifestazione di sabato non era la prima notizia neanche su Repubblica.it, non so neanche quanta gente c'era, ma forse è meglio così. Nelle prime pagine dei giornali si parla di Berlusconi, di Fini, addirittura di Casini. Poi Di Pietro e di Responsabilità Nazionale. Del PD no. In caso di elezioni non so cosa potrebbe succedere, ma so già qual'è il partito che farà di tutto per non vincere.

I finiani sono stati "espulsi" dal Pdl a fine luglio, e il voto per la fiducia arriva dopo quattro mesi e mezzo. Quattro mesi e mezzo in cui non è stato fatto niente per l'Italia, e Fli ha grandi responsabilità per questo. Tutt'ora, non ho ancora capito cosa vogliano fare di preciso nella loro vita.

(Tuttavia, pur con i loro tempi, stanno riuscendo a far cadere il governo. Anche la Lega c'era riuscita con meno problemi tempo fa. Solo il PD proprio non ci riesce)

Come dice Luca Sofri, i vari Buttiglione, Della Vedova, Poli Bortone, Adornato, Cesa, Bonino, Barbareschi che hanno parlato oggi in Parlamento chiedendo la sfiducia, son stati tutti deputati, ministri, alleati di Berlusconi, e nessuno che dica di aver fatto una cazzata.

161717860-f4f13e48-013b-4558-a0c7-5e73d93d1178«Oggi è nato un gruppo di persone che si stimano e che cercano di guardare agli interessi del paese prima che a quelli di bottega»: il Movimento di Responsabilità Nazionale, o “movimento uno-ics-due” (vedi Civati) è composto da tre soli italiani, tutti e tre parlamentari, che voteranno (a meno di ripensamenti) uno per la fiducia, uno per la sfiducia e uno si asterrà. Questi tre personaggi saranno tra quelli che decideranno le sorti dell'Italia.
Per la parte degli insulti mi affido a GilioliBruno Cesario e Massimo Calearo sono in Parlamento grazie a Veltroni, e sono passati dal Partito Democratico all'API, prima di approdare al Movimento di Responsabilità Nazionale. Domenico Scillipoti, ex IDV è in Parlamento grazie a Di Pietro. Ciò che han fatto basta e avanza per giudicare la loro competenza, le facce che hanno non migliorano la situazione, ma il vero capolavoro è l'intervista a Scillipoti al Tg4 di Fede. Uno così il Parlamento non dovrebbe neanche vederlo in televisione, invece è nostro rappresentante non scelto.

Previsioni

Cari amici,
manca qualche ora al vaglio della mozione di sfiducia al Governo. Qualche riflessione... Superiamo con uno sguardo sdegnoso la compravendita dei voti, sorvoliamo su tutte le affermazioni, le promesse non mantenute, l'atmosfera mefitica che si respira in questi giorni.

Facciamo qualche previsione. Il Governo domani non cadrà. Fosse anche solo per un voto, il signor B. concentrerà da domani in poi tutte le forze per superare questo periodo di crisi di consensi e di maggioranza senza precedenti. Si inventerà qualcosa, come ha sempre fatto, un superbo escamotage, un coup de teatre degno di lui. E questa incresciosa situazione di instabilità perdurerà ancora.

No, invece. Il Governo domani cadrà. A quel punto la vittoria sarà magra e senza soddisfazione. Solo una crisi interna al grande partito della libertà ha consentito questo, non certo un'alternativa seria e strutturata. I semi del berlusconismo, come ho già scritto, vivono anche OLTRE Berlusconi. Abbiamo intere generazioni rovinate da tutto questo. Berlusconi si staglia, volente o nolente, come un enorme edificio di cemento in un paesaggio naturale, non può essere ignorato, non può essere sconfitto. Lo scopo non è vincere su Berlusconi, perchè la partita è già sua. Lo scopo è iniziare il lungo processo di superamento e di rinnovamento se non della classe politica, almeno del modus pensandi della gente e delle istituzioni, ormai confuse su ciò che è pubblico e su ciò che è privato, su ciò che è lecito o su ciò che è illecito. Ma il Paese è pronto per questo rinnovamento, questo recupero della sua dignità? Io, cari amici, non lo so...

Cosa vedo nel futuro? Un governo di transizione, cieco di fronte al conflitto di interessi e alla riforma della legge elettorale? Una corsa alle urne pietosa, con un italiano su due a casa a fregarsene? Non vedo a breve soluzioni.

Ecco... Il punto è sempre quello. Il problema dell'Italia non è più Silvio Berlusconi, ma ciò che la sua condotta politica si è lasciata alle spalle.

Vedo correre sbandate le une contro le altre folle di persone inconsapevoli e ignare di esserlo. Ma... Forse non sto correndo anche io con loro? Mi credo davvero immune al lavoro in opera da oltre 20 anni?

Il vostro caro corrispondente dall'Emilia

venerdì 10 dicembre 2010

Link – 10 Dicembre

  • Gramellini sul sindaco di Firenze Matteo Renzi, e sull’incontro di Arcore;
  • Articolo su Libero, in cui si applica –in pessima maniera- il “metodo Boffo” sull’ambasciatore David Thorne, quello delle rivelazioni Wikileaks su Berlusconi;
  • Sfogo di Gilioli sulla compravendita di parlamentari di questi giorni;
  • Sul blog Nonleggerlo, un “reportage” fotografico su Berlusconi al vertice Nato a Lisbona. L’ultima foto è la più significativa di tutte;
  • Leonardo su una possibile ondata criminale nei giornali per la (imminente?) campagna elettorale.

Il miglior ministro degli esteri degli ultimi 150 anni

''Era ora, l'accerchiamento internazionale per fortuna ha avuto successo''. Cosi' il ministro degli Esteri, Franco Frattini, commenta l'arresto del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, conversando con i cronisti alla Farnesina. ''Assange ha fatto del male alle relazioni diplomatiche internazionali e mi auguro che sia interrogato e processato come le leggi stabiliscono'', ha aggiunto Frattini.

(ANSA) - ROMA, 7 DIC

Ma l’ha capito per cosa l’hanno arrestato?!?

giovedì 9 dicembre 2010

Aspettando la fiducia…

Due piccole perle viste in TV, che fanno capire chi sarà la vera opposizione a Berlusconi.
Nel primo video, trovato sul Post, divertenti siparietti tra Bocchino, Rotondi, Quagliarello e Concita De Gregorio.



Nel secondo invece, trovato su Popolino, un’intervista a D’Alema, dove finalmente gli vengono fatte le domande che tutti vorrebbero fargli  (a cui ovviamente non risponde).

Monica Fontanelli e il Movimento 5 Stelle rispondono sul Quinto Postulato


Scrivo un quarto post su Monica Fontanelli e il Movimento 5 Stelle (dopo i due miei e quello di Lore) per pubblicare i commenti che ci sono arrivati in questi giorni dai diretti interessati.
Dopo aver pubblicato la lettera, Monica ha risposto aggiungendo questo:
I fatti che ho denunciato nella mia lettera sono veri, tutti. Reagiscono solo con insulti e illazioni (http://www.meetup.com/grillibologna/messages/boards/thread/10091872/20#38755268)Questo dimostra la loro povertà culturale e politica. In tanti mi stanno scrivendo da tante città italiane. Persone che hanno avuto esperienze simili alle mie nel Movimento e si sono allontanate per questo o sono state cacciate.
Con ovunque le stesse modalità di reazione da parte del Movimento: bugie, fango addosso a chi ha "osato" criticare, a chi si è rifiutato di continuare a vedere il re vestito e l'ha invece visto nella sua nudità.
Monica Fontanelli
Prima di questa risposta un utente anonimo ha pubblicato un link in risposta alla lettera di Monica, che ho pubblicato in un altro post. Questo post ha avuto diversi commenti, per prima la risposta di Monica Fontanelli:
Nessuna ricerca di un "megafono politico" solo la necessità di far sapere cosa si nasconde dietro agli slogan del Movimento 5 Stelle. Solo l'amarezza di chi ci ha creduto, di chi ha dedicato energie e passione al Movimento. Sono una donna libera, con senso critico e senza alcuna concezione "fideistica", pertanto non potevo "far finta di niente", la mia coscienza me lo impediva. Andarmene "in punta di piedi" non sarebbe servito a nulla, i cittadini hanno il diritto di essere informati.
Confermo quanto denunciato nella mia nota "Lascio il Movimento 5 Stelle", confermo tutto e aggiungo che il "berlusconismo " è davvero dilagante: non potendo negare ciò che scrivo si grida al "complotto", si cerca di "gettare fango" sulla persona che ha "osato" criticare alla luce del sole, in modo civile. Continuate pure, le persone capiranno ciò che siete, state gettando la maschera e mostrando la scarsità dei vostri contenuti
Monica Fontanelli
Io ho risposto ringraziando per aver risposto nel nostro blog e chiedendo una risposta più nel merito delle accuse mosse dal Movimento 5 Stelle. Monica ha risposto, ma prima è arrivata la risposta di Renato, immagino un ragazzo del Movimento 5 Stelle (cliccando sul suo nome c’è un link al sito listabeppegrillo.it):
La nota di Monica si commenta da sola...
Per mesi ha tentato di imporre i suoi metodi da sezione comunista al MoVimento.
Non ha mai capito nè accettato la novità della nostra proposta, forse ormai inquadrata negli schemi mentali imposti dagli anni di precedente attivismo.
Le sue critiche trite e ritrite ripropongono le accuse che di solito ci arrivano da sinistra, quando ci danno dei Berlusconiani. La cosa fa sorridere, visto che da destra ci danno dei comunisti camuffati... Sarà mica vero che i nostri schemi stravolgono davvero sia quelli di destra che quelli di sinistra? Si è criticato Monica sul metodo che stava seguendo (due sole riunioni del suo gruppo fantasma, richieste di comunicati stampa (STAMPA?!?), non condivisione nella stesura del documento Scuola che pretendevano fosse votato senza discuterlo - lo avevano già discusso in tre per ben otto ore è stato detto!!!- ). Alle nostre richieste di apertura, condivisione, partecipazione, si è risposto "voi non criticate i miei metodi, ma i contenuti, siete a favore della Gelmini". Alla faccia del qualunquismo!
Come dire che due più due fa tre, ma anche cinque.
Leggete le 51 pagine che ha gestito Monica per mesi: sono una testimonianza diretta della buona fede del gruppo, e dell'ostilità di Monica nei confronti dei metodi partecipati.
http://www.meetup.com/grillibologna/boards/thread/9297223/0/
P.s. @ LUCA - se aspetti che Monica risponda alle domande stai fresco: c'ha la coda di paglia e poi, mica è del MoVimento lei! Risponderà solo se accompagnata dal suo avvocato! ;)
Come dicevo, Monica ha risposto in questo modo:
Confermo tutto ciò che ho scritto nella mia lettera.
Il diritto di replica non è negato a nessuno, chiunque lo può esercitare commentando le mie parole sui blog che l'hanno pubblicata. Non è possibile farlo su facebook perché ho bannato molti degli attivisti del Movimento? E allora? Da quando una pagina personale deve essere utilizzata per un "contraddittorio"? Cerchiamo di essere seri e di non cadere nel ridicolo. Nella mia lettera non vi è alcuna falsità, è un'esposizione argomentata, civile con conclusioni che si possono o meno condividere, ma i fatti sono quelli. Non sono iscritta ad alcun partito e qualsiasi allusione in tal senso è diffamatoria. Il "metodo Boffo" insegna e i "grillini" l'hanno appreso bene.
A ciò che scrivo reagiscono offendendo e cercando di screditarmi con ogni mezzo possibile. Su Micromega hanno addirittura linkato un articolo di giornale che riporta la notizia di una mia omonima condannata per truffa. Una dipendente comunale di Lugo. Chiunque mi conosca sa che insegno in una scuola statale di Bologna e che nulla ho a che fare con l'impiegata di Lugo. Qualcun altro di loro mi ha paragonata a Ruby e a Noemi, un altro ancora mi ha dipinta come una persona violenta con metodi simili a quelli delle Brigate Rosse...e potrei continuare. Questo è il loro livello, questo è il loro atteggiamento.
Evidentemente non sono in grado di replicare in modo civile, non sono in grado di confutare ciò che scrivo se non urlando slogan e ingiurie. Nonostante i ridondanti proclami nei loro post rivelano l'insofferenza per chiunque li critichi e la pochezza dei loro contenuti.
Monica Fontanelli
Il commento su Micromega a cui si riferisce Monica è questo.
Infine, è arrivato un altro commento anonimo, immagino sempre da parte di un ragazzo del M5S, che ripubblica il link già pubblicato nel primo post:
Interessantissimo questa risposta: http://www.meetup.com/grillibologna/messages/boards/thread/10113966 1 a 1 palla al centro... adesso chiunque può dire qualunque cosa! Risultato: solo chiacchiere!!! Sono i fatti che contano!!! Azioni concrete sul territorio, banchetti, battaglie, video, lotte, buon governo... FATTI! ...solo questi voglio... Le CHIACCHIERE saranno dimenticate tra 7 giorni...
Ringrazio tutti per aver partecipato a questa discussione sul nostro blog. Il post con la lettera di Monica l’ho pubblicato dopo aver letto la lettera su Facebook, trovata in modo casuale. Come ha già scritto Lorenzo, noi non siamo né di SeL né di estrema sinistra, e non conoscevamo Monica prima che leggessimo la sua lettera. Non penso proprio ci sia nessun complotto, essere in disaccordo con le idee di un movimento, criticarle e allontanarsi dal movimento stesso, non solo è lecito, ma è un diritto di tutti. Il metodo usato per criticare Monica non lo condivido, e non aiuta mettere in risalto le risposte (giuste o sbagliate che siano) a ciò che lei ha scritto.
Come il fondatore, anche il Movimento 5 Stelle unisce ottime proposte ad uno strano concetto di democrazia.

Spero che la discussione continui, anche e nuovamente con il contributo dei diretti interessati.

mercoledì 8 dicembre 2010

Salviamo il soldato Assange?

Potremmo prendere una decisione come blog per la petizione lanciata dal Fatto Quotidiano che chiede la liberarazione di Julian Assange. Firmare o no??

Tsunami di cemento in Liguria?

Questo l'allarme che arriva da Ferruccio Sansa del Fatto Quotidiano in seguito all'approvazione del Piano Casa ligure:

"ampliamenti per gli immobili condonati e per i manufatti industriali e artigianali (leggi capannoni). Non solo: possibilità di demolire e ricostruire con aumento volumetrico estesa a tutti gli immobili, dunque non soltanto a edifici pericolanti e ruderi. Insomma, i timori avanzati da chi, secondo Burlando, “aveva avanzato giudizi negativi preventivi… e forse non formulati in buona fede” sembrano essersi quasi tutti concretizzati."

Sarà vero? Sarebbe il caso di cercare le carte ufficiali, tenersi informati nei prossimi giorni e, nel caso in cui la notizia sia fondata, direi che ce n'è abbastanza per fare su un bel casino contro l'anima imprenditoriale del PD. Per due motivi: salvare quei pochi ettari di verde ancora liberi e togliere di mezzo certe mire affaristiche da un partito di centrosinistra.

Sono così determinato in quanto nella mia città, Sarzana, (in mano al PCI-PDS-DS-PD dalla fine della guerra con percentuali bulgare) la giunta ha approvato un progetto di riqualificazione di un intero quartiere nella più assoluta mancanza di trasparenza e senza tenere conto delle istanze della popolazione. Circa un anno fa è nato il comitato "Sarzana, che Botta!" che si sta opponendo in maniera molto rigorosa e pure fantasiosa al progetto Botta, dal nome dell'architetto che l'ha realizzato. Vi consiglio di fare un giro sul sito, è stimolante come esempio di partecipazione democratica.

Beppe Grillo Uber Alles

Alla luce degli ultimi accesi post su Beppe Grillo e il suo movimento, ci tengo a pubblicare il link al famoso articolo sul blog di Gilioli (Piovono Rane) che racconta l'avventura di un giornalista con l'ambizione di intervistare il comico genovese.
Anche io, come scriveva Ballets, non conosco il movimento dall'interno, ma riporto qui sotto una frase -evidenziata dallo stesso Gilioli nel suo post- che chiarisce l'idea che mi sono fatto di questo fenomeno politico:

Dove ci sono certezze, là c’è la dittatura. Dove ci sono dubbi, là c’è la libertà

Non sopporto chi, di destra o di sinistra, giudica con disprezzo le persone e non i fatti compiuti dalle persone.
Non mi fido di chi, di destra o di sinistra, rifiuta il dialogo ed il confronto.
Non credo a chi, di destra o di sinistra, taccia di ignoranza o malafede chiunque non condivida le sue personali idee.

Come vedete, anche io talvolta sono superiore a destra e sinistra.

E ora torno a studiare.

lunedì 6 dicembre 2010

La Tetralogia: COMMENTO

Cari amici,
non che mi aspettassi un fiorente scambio di opinioni sui miei ultimi quattro post, ma un simile silenzio non può che indurmi con maggior piacere a stilare un commento finale, nella speranza che almeno questo venga letto e commentato.

La storia, per chi ha letto, è lunga e complicata. Per chi non lo avesse capito, stiamo parlando di un compendio a livello teatrale, musicale e poetico di tutta la cultura occidentale fino alla fine dell'Ottocento. Opere come questa si stagliano imponenti nel paesaggio artistico mutandone le forme e influenzando le successive, sia in modo attivo, stimolando riflessioni ed imitazioni, sia passivo, stimolando invece traettorie e sviluppi in senso direttamente opposto.

Che Wagner sia un genio universale può essere messo in discussione. Ma non possono venire messe in discussione le sue anticipazioni in molti campi e il suo occhio profetico. Anticipazioni di che tipo mi direte? Beh un esempio... Fino a lui molta opera lirica era eseguita a luci accese, con l'orchestra in vista, a mò di sottofondo per scopate sui palchi e vita mondana. Con lui, in una sorta di visionaria anticipazione del cinema, si è data priorità allo spettacolo, alla trama, alle emozioni suscitabili nel pubblico, a luci spente e con l'orchestra nel "golfo mistico". Le colonne sonore e la loro struttura devono più di un tributo a Wagner, poichè la sua musica è intessuta di un certo numero di temi rappresentanti certi personaggi, certe situazioni psicologiche o certi oggetti che ritornano in vari punti, magati sviluppati o modificati. Prima di lui, non temiamo a dirlo (e chi ascolta l'opera non ha difficoltà a riconoscerlo), tutta l'opera, soprattutto italiana, si fondava sugli stessi temi musicali o sugli stessi accordi (non nella stessa opera, ma di opera in opera!), risultando troppo spesso ripetitiva o uguale a sè stessa, senza avere una specificità data dalla trama, come invece accade in Wagner. Insomma, se ascolto una certa aria dell'opera pre-Wagner si stenta a riconoscere da dove è tratta, invece dopo poche note di Wagner si comprende esattamente qual'è l'opera che va in onda.

Wagner è straordinario rifondatore di miti moderni. La Tetralogia è, previa un'opportuna traduzione nordica, una saga del mondo moderno, in cui si trova tutto il sapore delle fiabe, dei miti antichi, sempre farciti di archetipi "alla Jung", ma con una facile reinterpretazione per le generazioni che la ascoltavano. Reinterpretazione, peraltro, possibile anche oggi. L'Anello del Nibelungo è la rappresentazione della debolezza umana di fronte al Potere e alla corruzione. Impossibile nominare tutti gli storici e gli uomini di cultura che hanno detto la loro su questo gruppo di quattro opere; la risonanza per i cinquant'anni successivi alla sua "uscita" è stata incalcolabile.

C'è chi ha visto in Siegfried il superuomo di Nietzsche, ricordato anche nell'atteggiamento finale di Wotan, un misto di rassegnazione e volontà di realizzare l'eterno ritorno. C'è chi ha visto in quest'opera la realizzazione dello stato falsamente ottimistico dell'Europa di fine '800 e inizio '900, poi collassata su sè stessa con due guerre mondiali. C'è chi ha visto una parabola dei poteri che crollano sempre. C'è chi, come me, vede solo una bella storia.

La possibilità di ironizzare si trova dietro l'angolo. E' riconosciuto che Wagner aveva un difetto: tendeva a prendersi tremendamente sul serio! Per questo fioccano anche parodie e varie prese in giro della sua Tetralogia.

Ho finito questo progetto.

Il vostro corrispondente dall'Emilia

domenica 5 dicembre 2010

Link - 5 Dicembre

  • Edizione di Libero di Sabato 4 Dicembre 2010, gentilmente "riassunta" dal blog Nonleggerlo;
  • Commento di un giornalista del Sole 24 Ore riportato da Luca Sofri, su Wikileaks e i suoi scoop;
  • Bellissimo riassunto sul Post della carriera politica di Franco Frattini;
  • Alessandro Capriccioli riporta in "auge" un video di qualche anno fa e di assoluto valore, sia per la canzone, sia per i cantanti... imperdibile!
  • L'ultimo elenco di Vieni Via con Me, letto da Fazio a Che Tempo che Fa, dove si è scoperto che il capostruttura di Raitre Mazzetti è stato sospeso perché il programma è finito in ritardo di due minuti e mezzo;
  • Documentario splendido su due mercati a Bangkok, uno con un treno che passa in mezzo e l'altro sul fiume;
  • Da Big Picture, foto sulle nevicate in giro per il mondo.

venerdì 3 dicembre 2010

La Trota a Genova

Ecco il link all'articolo di Repubblica che racconta la prima commemorazione leghista di Giambattista Perasso detto Balilla. Trota docet.

Gli Amici di Beppe Grillo rispondono a Monica Fontanelli



L’altro giorno ho pubblicato una lettera di una ex-grillina, Monica Fontanelli, che ha criticato pesantemente il Movimento 5 Stelle. Un utente anonimo ha commentato il post mandandomi un link con un diverso punto di vista. Ne metto qui una parte, il resto se volete e se resistete (è lunghissimo!) lo trovate qui. Tra l'altro, veniamo citati anche noi del Quinto Postulato in mezzo ad un elenco di blog più o meno famosi che hanno pubblicato la lettera della Fontanelli (e devo dire che abbiamo in assoluto il nome più figo di tutti).
Ecco la risposta degli amici di Grillo:
“Lascio il Movimento 5 stelle”, inizia così la nota con cui Monica Fontanelli rende pubbliche le presunte motivazioni che l’hanno spinta ad abbandonare il gruppo degli amici di Beppe Grillo nel quale era entrata per dare voce allo scandalo sulla circolare Limina sulla scuola.
In realta’ quello che Monica Fontanelli ha portato all’attenzione del pubblico è un attacco camuffato da critica in cui Monica non risparmia nemmeno il ricorso alla menzogna. Menzogne che qualunque attivo al M5S avrebbe potuto immediatamente sbugiardare e per questo Monica ha preventivamente bloccato i commenti alla nota a tutti gli attivi eliminandoli dai suoi contatti su Facebook. I pochi rimasti per dimenticanza hanno commentato e quindi sono stati a loro volta immediatamente bloccati.
Si può essere in disaccordo su molti aspetti quando si fa parte di un Movimento politico o partito che sia. Il dialogo è alla base del confronto e della risoluzione dei problemi.
Quando si vedono certe reazioni da una persona che si proclamava “grillina”, viene da pensare che di “grillina” non avesse proprio nulla. Nel corso di questi anni sono tante le persone che si sono avvicinate al movimento e anche quelle che per un motivo o per l’altro si sono allontanate.
Ma non è mai successo che un attivista del Movimento se ne andasse nei tempi e nei modi come Monica ha fatto.
Nessun attivista in buona fede ha mai deciso di andarsene senza prima spiegare in assemblea o sul forum, i motivi per i quali se ne stava andando. Questo non è il caso di una lite personale o di una divergenza politica. Questo è un attacco premeditato.

[…]
Lo scopo dell’attacco è semplice: far apparire il Movimento 5 stelle come ogni altro partito. Dipingerlo autoritario, antidemocratico, in cerca di poltrone e privo di contenuti.
Per eccesso di zelo, Monica va oltre e sostiene che il Movimento sia persino peggio di un partito. Per dare credibilita’ a una tesi del genere, la “critica” deve venire da un “attivista fedele e laborioso” come Monica dichiara di essere stata.
Per essere credibile, una tesi del genere deve venire da una persona interna ai meccanismi del Movimento, che si avvale di un’esperienza personale e che finalmente si libera da questo peso infinito di dover stare in mezzo ad un gruppo “più che partitico” fatto di slogan e ambizioni personali.
Forse Monica non ha sopportato il rifiuto del M5S dei rimborsi elettorali. Troppo forte come messaggio per gli elettori.
Oppure a Monica e’ infastidita dai bilanci che il Movimento 5 stelle per la prima volta ha reso pubblici: un movimento che gestisce i soldi degli stipendi dei suoi consiglieri, in un’assemblea pubblica.
Bisognava fare qualcosa!
Vuoi mai che gli elettori indecisi del PD o di IDV pendessero dalla parte del M5S invece che dall’ala post-comunista di Vendola, dove indubbiamente, anche per sua ammissione, la Fontanelli è ideologicamente più vicina? Sarà mica un caso che il giorno della pubblicazione della sua nota, fosse anche il giorno in cui Vendola lanciasse proprio a Bologna il suo candidato alle primarie di Sindaco del centro-sinistra? Per chi crede alle coincidenze non c’è più niente da dire. Per chi invece sa fare i conti, appare un po’ strano che una nota come quella di Monica sia stata scritta in 5 minuti senza pianificare nulla.

[…]
Il movimento non è la perfezione della politica compiuta, e tutti ne siamo coscienti. Siamo coscienti del dover migliorare e le critiche costruttive non posso che giovare a tutti.
Possiamo dedurre che Monica fosse alla ricerca di un megafono politico per le sue idee (a mio avviso più che giuste) e, non trovando nel M5S le soddisfazioni che cercava, ora sta cercando visibilità con facili proclami. Non è, come dice Monica, questione di gridare al “re nudo”. Chi si è spogliata di una maschera è stata proprio lei con la sua esternazione a mezzo Facebook spammata a giornali blog e ovunque fosse possibile per farsi pubblicità.
Io non credo alle coincidenze e ai raptus di rabbia. Tutto preparato, forse non dall’inizio o forse si. Ma sicuramente gli ultimi passi sono stati mossi con l’idea ben precisa di “come” e “quando” chiudere i rapporti col Movimento e di come tentare di danneggiarlo.
Ancora una volta, fortunatamente, il Movimento ha dimostrato di avere gli anticorpi per difendersi da persone in mala fede che, approfittandosi dell’apertura verso la cittadinanza, hanno cercato ancora una volta di infiltrarsi e di fare apparire il M5S come uno dei tanti partiti in cerca di potere e visibilità. Persone come Monica, prima di trovare voce e fiducia da un partito politico, avrebbero atteso anni!

giovedì 2 dicembre 2010

Link – 2 Dicembre

  • Ivan Scalfarotto e Luca Sofri sul caso Wikileaks;
  • Interessante e criticabile post di Odifreddi sulla riforma Gelmini e sulle manifestazioni di questi giorni;
  • Una triste storia raccontata da Gilioli;
  • La morte di Monicelli: la riflessione di Giovanni Fontana, il post di Spinoza e una bella intervista al regista pubblicata da Matteo Bordone;
  • Video ben fatto e molto interessante sullo sviluppo del benessere in 200 nazioni negli ultimi 200 anni;
  • Gianni Mura parla del Barcellona come una delle migliori squadre di sempre, vista la mia non celata passione per questa squadre, non posso che condividere!
  • Infine, tre gallerie fotografiche da Big Picture: la guerra al narcotraffico in Brasile, i 50 anni dall’elezione di Kennedy in America (sono bellissime queste foto degli anni ‘60) e infine un calendario dell’Avvento con una foto al giorno del telescopio Hubble.

O cosi o pomi

Il giorno dopo le proteste di studenti fuori corso e professori baroni in tutta Italia per l'approvazione alla camera della riforma universitaria, ecco come il ministro Gelmini Maria Stella difende nel merito il suo provvedimento... dal Fatto Quotidiano on-line.

mercoledì 1 dicembre 2010

Gli sciacalli su Monicelli

Un grande regista italiano è morto.
Dicono fosse un grand'uomo. E' stato definito un italiano con la schiena dritta.
Era un uomo.
E' morto in circostanze non banali. E' morto lanciandosi dalla finestra della sua stanza d'ospedale.
Aveva 95 anni e la volontà di essere fino all'ultimo padrone della sua vita.
Di suicidi pluri novantenni non capita di sentirne spesso.

Il presidente della Repubblica Napolitano ha dichiarato come questo suo gesto sia stata "una ultima manifestazione della sua forte personalità, un estremo scatto di volontà che bisogna rispettare".

Leggo su un articolo di Repubblica che la deputata Bernardini, leader dei Radicali, ha chiesto al parlamento "una riflessione sul modo in cui Monicelli ha scelto di lasciare la vita": la scelta di chi decide di mettere fine alla propria vita, denunciano i radicali, non trova nelle leggi italiane una via pratica dignitosa. In sostanza è uno dei tanti motivi per cui si legalizzato l'aborto: donne che vogliono abortire ce ne saranno sempre e noi le mandiamo in ospedale invece che dalle mammare.
Mi pare un discorso che sta in piedi, condivisibile o meno.

La deputata Binetti Paola ha definito spot a favore dell'eutanasia l'intervento dell'on. Bernardini: "Basta con spot a favore dell'eutanasia partendo da episodi di uomini disperati: Monicelli era stato lasciato solo, il suo è un gesto tremendo di solitudine non di libertà".
Spot a favore dell'eutanasia? Chiedere al parlamento una riflessione su una questione come quella del fine-vita sarebbe uno spot?? Ma come cazzo si permettono queste persone di trattare con tale sprezzo chi non la pensa come loro? E' davvero sconfortante riscontrare ogni volta che in Italia non si può parlare di temi etici senza doversi sentire definire dei satanisti da integralisti cattolici come l'on. Binetti.

Infine l'on. Rotondi Gianfranco ha indicato la stampa come responsabile di dare ai giovani un esempio sbagliato: "Temo che si trasmetta un messaggio non di carità ma di ammiccamento alle scelte assolutamente non esemplari, nel senso che non debbono essere un esempio. Procurarsi la morte e rifiutare i funerali non significa laicità, ma rifiuto del mistero della morte e penso all'impatto che tutto ciò ha sui giovanissimi". Rifiuto del mistero della morte... ??
Più che altro mi sembra che alla gente venga il rifiuto della comprensione di questa sua misteriosa frase!
Vorrei sapere cosa ne pensa il ministro Rotondi sui messaggi che trasmettono i comportamenti del suo leader di partito, il presidente B., in materia di rispetto delle leggi, tutela delle minoranze, discriminazione delle donne, educazione sessuale....

Concludo proponendovi due video: il primo è un'intervista al regista sull'Italia del 2010, il secondo è un ricordo di Repubblica dei suoi film.